La Nostra Storia

Nel 1989, Ferruccio Pilenga crea una Scuola per "cani-bagnino". Pilenga, con il suo inseparabile Terranova MAS (unico cane in Italia con brevetto operativo SICS riconosciuto dal Ministero - terzo grado brevetto Svizzero - terzo grado brevetto Francese - terzo grado brevetto Italiano), sperimenta in Italia e all’estero l’utilizzo dei cani sulle motovedette e nell’elisoccorso nautico ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte delle Capitanerie di Porto e delle Guardia Costiera. 

MANICOTTO O PADRONE?

Due tecniche a confronto, quella Francese e quella Italiana. I difetti della prima e la rivoluzione della seconda.

Il binomio manicotto-padrone è un modo sintetico per richiamare le due filosofie di addestramento al salvataggio tuttora in uso: la prima, quella che si avvale del manicotto, è tipica della scuola transalpina; la seconda, quella che intensifica il lavoro col padrone, è invece stata partorita sulle sponde del lago d´Iseo dall´italianissimo Centro di Addestramento Cani al Salvataggio Nautico.

Partiamo analizzando brevemente la tecnica francese per capirne la dinamica di fondo e soprattutto i difetti che ne hanno suggerito il superamento. Il manicotto, un semplice tubolare galleggiante e resistente al rosicchiamento, è il perno attorno a cui ruotano i primi mesi di addestramento. In sostanza, si insegnano al cane esercizi di riporto sempre più complessi e strutturati in modo da creare un rapporto quasi affettivo tra il manicotto e l´animale. Questo legame sarà poi utilizzato per far vincere la paura dell´acqua: la voglia di andare a riprendere quel tubo, compagno di tanti giochi a terra, e adesso galleggiante tra i flutti, dovrebbe cioè far dimenticare allo "studente" le insidie che si nascondono nel nuovo elemento liquido.

Tale iter è di solito molto rapido ed efficace nel fare socializzare il cane con il mare. Tuttavia, al futuro bagnino è rimandata a un secondo tempo tutta la complessa familiarizzazione con il salvataggio vero e proprio: il cucciolo in sostanza non saprà nuotare al vostro fianco, non saprà dove agganciare il naufrago e come non arrecargli ferite. Insomma, non avrà per diversi mesi cognizione delle mansioni a cui si sta per accingere!

Simili lacune possono generare molti fraintendimenti. Per questo, dopo varie sperimentazioni, Ferruccio Pilenga e gli altri colleghi della scuola italiana hanno pensato di vincere la paura dell´acqua utilizzando un legame già presente in ogni cucciolo: quello col suo proprietario. "Perché gettare il manicotto, quando si può ´gettare´ il padrone?" è stata in sostanza la domanda balenata nella mente degli istruttori. Le difficoltà non sono mancate ed è stato necessario inventare nuovi espedienti per insegnare al cane a nuotare fin da subito nella corretta posizione accanto alla sua guida. Un lavoro arduo e tuttora ostico nelle prime fasi, ma fecondo di vantaggi in tutti gli stadi successivi. L´esperienza del nuoto insieme, infatti, è gratificante tanto per il padrone che per l´animale ed è un formidabile collante per far progredire l´elemento decisivo di un´unità cinofila: l´unità, appunto.

Silvio Mini    
23/9/2002    

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